Globulo Rosso in vena … di vittorie alla Cyclops Route

La prima barca a tagliare il traguardo di un’interminabile Cyclops senza vento è stata Damanhur, alle 17:49 di sabato 15.

L’ultima ad arrivare è stata Mascalzone Siculo, tre minuti dopo la mezzanotte .

In questo lasso di 6 ore si sono concentrati tutti gli altri arrivi, alcuni con  spettacolari duelli proprio sulla linea di arrivo.

La regata  è stata caratterizzata da poco vento, alternato a zone di calma piatta. In quei momenti la flotta si compattava; alle prime refole si sgretolava di nuovo.

Una regata in cui a fare da protagoniste sono state le barche più leggere, che erano , però,  le super favorite.

Parliamo di campioni del calibro di Sekeles, di Antonio Pollicino, già vincitore della settimana di Capri, e campione nazionale di area, o di Joy,   di Giuseppe Cascino, con equipaggio super tecnico, 4° alla 151 miglia, o ancora di Essenza,  di Romano De Paola, rivelazione di quest’anno e vincitrice dell’Aeolian Round Race e della Regata delle Torri Saracene.

Ma a spuntarla, e di grosso, è stato Globulo Rosso, il velocissimo Este 31 di Alessandro Burzi, reduce dalle meritate vittorie della Tre Golfi, della Lunga Bolina e Campione nazionale di area della sua categoria. Anche i super favoriti non hanno deluso le aspettative degli occhi puntati loro addosso: nella zona podio troviamo, dietro Globulo Rosso, Essenza, del Circolo Velico Lampetia, che ha saputo ben interpretare il campo di regata, e Joy,  J 122 del centro velico siciliano, che ha compensato con il passo veloce azzardate scelte tattiche.

Bella regata anche quella di Sekeles, LNI Messina, che si è piazzato al quarto posto, mentre i padroni di casa, Damanhur, Circolo Velico Santa Venere,  5° posto, hanno sofferto più di tutti un vento che è arrivato solo per la flotta che seguiva.

Sesto posto per la barca di Tropea, Baronesa, che è riuscita sempre a navigare nel vento, precedendo Malafemmina, della stessa categoria Orc 4.

Ottimo piazzamento dell’equipaggio a due di Vaco a Viento, di Domenico Abbate, in una regata non stop in cui il caldo e il sole l’hanno fatta da padroni.

Nella categoria Gran Crociera la  prima a tagliare il traguardo è stata Kika, di Francesco Fulci, che vince la categoria B (Orc 3 – 4- 5), mentre nella categoria A (Orc 0 -1 -2) si conferma campione indiscusso Caffè Corretto, di Luca Martinelli, che ha collezionato una serie infinita di primi posti a tutte le regate a cui ha partecipato.

Al secondo posto si è piazzato un altro gigante del mare, Nick Carter di Nicola Marcello, praticamente un tender rispetto ai 90 piedi del Grifone Fiamme Gialle, che è riuscito a chiudere un ottimo terzo posto nonostante fosse sfavorito dalla stazza in quelle condizioni.

Tante barche di questa categoria, in pieno spirito Gran Crociera, stufi di 30 ore al solleone, si sono buttati sul “pane cunzato” di Salina.

Una ricchissima premiazione, con un podio davvero speciale e tanti prodotti messi in palio dai numerosi sponsors,  ha coinvolto  tutti i presenti, lasciando questa sesta edizione nel ricordo un pò più benevolo di quanto non ci abbia concesso Eolo.

Appuntamento con il Campionato Italiano Offshore al 2020.

Ecco le classifiche definitive:

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